il MdC come strumento di partecipazione

Comunità, Regole, Azioni

La scuola in quanto luogo di elaborazione culturale, ma anche di partecipazione civica e sociale, di cittadinanza consapevole e attiva, deve trasmettere ai ragazzi, oltre alla coscienza dei diritti, quella dei doveri e delle responsabilità, cioè la capacità di accettare liberamente gli obblighi derivanti dal proprio ruolo nella costruzione della società.
Le regole da rispettare e gli impegni da assumere investono in eguale misura i ragazzi e gli adulti: i docenti progettano le attività didattiche, elaborano contenuti e costruiscono materiali per favorire l’integrarsi di differenti modi di apprendere e studiare; gli studenti familiarizzano con un diverso modo di partecipare sperimentando nuovi ruoli di "vivere" la vita scolastica, per sviluppare o rafforzare l’apprendimento autonomo, i talenti individuali, le competenze e le abilità.
E' necessario inoltre ottimizzare l’utilizzo delle risorse (umane, finanziarie, strutturali) interne ed esterne alla scuola in vista di una didattica diversificata, ma anche di una strategia sia per la DAD che per la Flipped e quindi il pensare la classe non come un gruppo fisso e l'aula come uno dei tanti luoghi predisposti per svolgere il lavoro scolastico, risulta strettamente correlato alla valorizzazione di strumenti come il Manuale della Classe e le Istruzioni per l'Uso.
E' indispensabile infatti – ed oggi più che mai - sostenere lo svolgimento di attività capaci di generare competenze ed agevolare il più possibile l'autonomia nella realizzazione dei compiti.
Così, incidendo sulla consapevolezza e responsabilità dei ragazzi, si stimolano a partecipare attivamente alla definizione e costruzione di procedure chiare ed essenziali per lavorare a scuola, facilitando al tempo stesso anche il lavoro a distanza. La decodifica e la comprensione di ogni istruzione, risulta molto più semplice quanto più è dato loro modo di partecipare in concreto alla stesura del procedimento, dopo aver fatto proprio il processo di sintesi con cui si è giunti al nucleo essenziale di ciò che deve essere sperimentato – sia esso una nuova organizzazione o lo svolgimento delle attività e le relative IPU – e quindi l'elaborazione partecipata dell'insieme di procedure per il funzionamento delle cose della classe, contribuisce e mira al raggiungimento dell'autonomia.

Ecco ribadita l'importanza che assumono gli strumenti che facilitano e/o producono la partecipazione attiva alla vita della scuola e fra questi Il Manuale della Classe - già da tempo fisicamente presente nelle scuole che applicano il modello Senza Zaino - ma che oggi, facendo di necessità virtù, si arricchisce di una sua parte in versione digitale e diventa un prodotto orientante e/o documentario di un percorso metodologico - didattico di organizzazione e responsabilità.


Il MdC è Riflettuto, Redatto, Realizzato, Revisionato – secondo il metodo delle 4R – e, inserendo nel processo una quinta azione, Rispettato da ogni membro della comunità classe che riconosce la validità di questo strumento per apprendere e crescere, per gestire anche l’imprevisto e non perdere il filo dell'identità e della memoria.
Il MdC che illustra il funzionamento della classe e le cose che si debbono imparare, che orienta la vita scolastica nella scoperta di nuovi mondi, contemporaneamente indica i modi ed i tempi di stare insieme, di lavorare e di studiare.
Il MdC non è - e non deve - essere un elemento fisso e rigido, ma uno strumento duttile e flessibile, un materiale in continua evoluzione, che cresce e, in parte, si trasforma anno per anno, classe per classe, con le attività, le esperienze che via via si fanno e la documentazione a cui si può sempre fare riferimento.
Il MdC rappresenta in qualche modo le linee - guida condivise da e per il gruppo di alunni e insegnanti, fondamentali per vivere e lavorare bene in una comunità democratica, e stabilire una base di riferimento per ciò che seguirà.
Operativamente il MdC si articola in 5 parti, ognuna delle quali costruita in modo agile e comunicativo, più un’appendice con la documentazione degli itinerari didattici e/o di attività significative. Le parti, o capitoli – qui sotto elencati in una successione puramente indicativa – descrivono gli elementi ed i contenuti essenziali, indispensabili per una stesura di progettazione trasparente e consapevole, con i quali ogni gruppo-classe ha facoltà di organizzare la propria narrazione con una struttura personalizzata.

Chi siamo

E' la parte in cui i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze scelgono di presentarsi e lo fanno secondo le modalità che sono loro più congeniali – elenchi, foto, filastrocche, disegni – ed anche con elementi di conoscenza personalizzati. Essendo questa la presentazione ufficiale della comunità costituita dal gruppo classe nella sua interezza sono elencati anche: gli insegnanti (docenti e discipline), i rappresentanti dei genitori (nominativi e recapiti) ed i rappresentanti degli alunni e delle alunne (nominativi e responsabilità).

Il MdC resta comunque un work in progress quindi è aggiornato sia sui nuovi inserimenti (alunni e docenti) sia sulle conquiste e i traguardi raggiunti dagli alunni che ridefiniscono costantemente il "chi siamo" di ognuno. Si possono esplorare, con vari strumenti di indagine strutturati, gli interessi, le motivazioni, i talenti, i bisogni, le conoscenze, le competenze e in genere le caratteristiche di ciascun membro del gruppo e le preconoscenze possedute: tutto questo diventa utile per la differenziazione dell’insegnamento . Questa parte può rimandare anche a delle schede di profili personali, piccoli portfolio degli alunni, utili per una conoscenza più approfondita di ciascuno, per riflettere sui traguardi e sulle competenze acquisite e sulle mete da raggiungere, ma anche per individuare i percorsi per la differenziazione dell’insegnamento e gli interessi e motivazioni su argomenti da approfondire.

Dove lavoriamo

Questo è il luogo dove inserire la descrizione dettagliata degli ambienti di apprendimento innovativi: lo spazio flessibile dell'aula-laboratorio organizzata per spazi finalizzati ad attività particolari (foto e disegno della piantina), le aree di lavoro compresi i mini - laboratori pensati e progettati per dare a tutti la possibilità di imparare rispettando ritmi individuali, differenze intellettive, competenze specifiche (foto e disegni), gli arredi e la pannellistica (foto e disegni). Si tratta di una parte a cui fare riferimento per le procedure relativamente alla manutenzione ed in particolare al riordino degli spazi a fine attività: la foto o la mappa dell’aula viene tenuta presente per il riordino dei locali. In questo capitolo trova posto anche l'elenco e la raffigurazione (foto e disegni) dei vari tipi di strumenti didattici presenti nell'aula con l’indicazione di dove essi sono collocati, ordinati ed organizzati. L'attenzione e la cura dell'ambiente in cui si muovono gli studenti contribuisce in modo sostanziale a creare un impatto positivo e piacevole con l'insegnamento. Oltre all'importanza primaria del contesto dove avviene il processo vitale dell'educazione, è il metodo partecipativo ad avere un valore speciale. I bambini/ragazzi sono protagonisti anche nei processi di abbellimento, riparazione, riqualificazione, personalizzazione e gestione dei loro ambienti di crescita e la partecipazione non solo responsabilizza, ma crea senso di appartenenza.

Come lavoriamo

Qui si delinea il vero e proprio funzionamento della classe esplicitando le procedure di gestione con il sistema delle responsabilità e le istruzioni per l’uso. La riflessione sull'organizzazione dei compiti fornisce a ciascun alunno indicazioni su un modo di lavorare produttivo e non solo. Le IpU, rendendo autonomi gli alunni, consentono l’autovalutazione e il feedback: durante o dopo l’esecuzione del compito si può sempre controllare la correttezza del procedimento sulla base degli step previsti ed eventualmente fare le correzioni. E questo accade in ambito logistico, organizzativo/relazionale e cognitivo. Da come tenere in ordine la postazione di lavoro al tavolo, a come organizzare la documentazione, da come svolgere determinati esercizi, a come usare gli strumenti didattici, da come utilizzare un motore di ricerca, a come aumentare la concentrazione e l’attenzione, è comunque necessario rispettare il principio di essenzialità e di comunicatività (disegni e linguaggio scritto). Non occorre comunque che il MdC raccolga tutte le schede delle IpU o i compiti del SdR. Ne bastano 3 o 4 esemplificative per ciascuno degli ambiti indicati, precedute però dalla "IpU delle IpU", ossia la procedura con cui si elaborano tutte le procedure. Si fa riferimento ad uno schema costruito insieme ai ragazzi che è ormai validato dall'esperienza e consolidato nel tempo per il quale, individuato il problema, si pensa a come agire per risolverlo (Riflettere), poi si scrivono le azioni divise in step concordate (Redigere), successivamente si agisce secondo la procedura (Realizzare) ed infine si modifica quello che c’è da correggere (Revisionare) per riprendere e/o ricominciare.
In definitiva seguire procedure condivise favorisce il processo di insegnamento-apprendimento in quanto guida l’azione, rende trasparenti gli obiettivi, permette l’esecuzione corretta del compito e consente l’individuazione dell’errore che diventa prezioso rifermento per migliorare.

Cosa impariamo

Siamo nel cuore del MdC dove vitale è creare il significato, far capire chiarmente il senso dell’esperienza scolastica. Infatti si deve provare a enucleare con linguaggio semplice "le cose che impareremo a fare". Le conoscenze e le abilità che ogni alunno/alunna dovrebbe sviluppare in un determinato periodo scolastico (es. leggere, scrivere, contare, pensare e... fare) dovrebbero essere indagate e condivise esplicitandone insieme con le motivazioni all'impegno ed allo studio (es. leggere per...imparare tante parole, parlare sempre meglio, conoscere il mondo, sognare tanto...) ed anche rendendo chiare e trasparenti le competenze da acquisire, sviluppando consapevolezza del e nel processo di autovalutazione (es. leggere con... correttezza i suoni, anche difficili... le pause della punteggiatura... la giusta espressione... la velocità adeguata). E' anche il luogo dove conservare "la nostra mappa del sapere": la progettazione realizzata attraverso una mappa generatrice che aiuta a costruire un curricolo integrato basato su un apprendimento non lineare, ma circolare e ricorsivo, un modello centrato sull'esperienza didattica, in cui gli alunni con le loro differenze e particolarità, si misurino con la realtà e siano guidati nella costruzione di un sapere autentico, anche attraverso la scelta delle attività, dove tutti possono sentire la responsabilità di ciò che hanno scelto, dove si possa vivere respirando momenti di libertà. Attraverso la progettualità condivisa, si cura l'aspetto interdisciplinare della conoscenza, indagando la realtà con gli strumenti della ricerca e del problem solving e del problem posing. Le discipline di studio, con la loro specificità e linguaggio che va rispettato, entrano in connessione e gli stimoli offerti ai ragazzi li impegnano sul piano fisico e culturale con creatività, fantasia, libertà e responsabilità. Il gioco, lo studio, il lavoro individuale e di gruppo trovano accoglienza e pari dignità, e gli stimoli culturali di qualità sono il filo conduttore delle varie attività.

Quando: i nostri impegni

Il quando può essere opportunamente suddiviso in almeno tre livelli temporali: "la giornata" e allora si identificano i ritmi particolari che caratterizzano la scuola dell’infanzia, la scuola primaria o quella secondaria; "la settimana" a partire dall’orario delle lezioni e delle attività che sono previste; "l’anno" che comprende il calendario annuale che diviene la tabella di marcia del percorso lungo un anno scolastico e segna la vita del gruppo. Il tempo scuola è la variabile che scandisce e condiziona la vita scolastica fatta di tanti eventi significativi: c’è l’inizio e la fine, ci sono le feste e gli appuntamenti culturali, ci sono i momenti istituzionali e le uscite, le gite, le mostre, ci sono gli incontri con i genitori e le assemblee, le prove che si sosterranno, le tappe e la conclusione di un progetto. E’ importante progettare insieme il calendario perché gli alunni si fanno l’idea di un percorso da fare, di una strada da percorrere con traguardi da raggiungere e gli eventi da vivere. In particolare il calendario della classe deve poi coordinarsi con il planning della scuola (plesso).

Riassumendo con il MdC costruiamo uno strumento semplice ed efficace - facendo lo sforzo nella sua elaborazione di creare un collegamento tra conoscenza del mondo e conoscenza mentale – che deve riuscire con disegni, immagini, schemi e parole chiare ad illustrare il funzionamento della classe come comunità. Ed il senso di comunità vale per tutti, perché tutti ci ritroviamo in quello che è scritto nel MdC - le indicazioni pratiche che enuclea rimandano a valori come l'ordine, la bellezza, l'ospitalità, la responsabilità, la comunità – e perché tutti siamo impegnati a rispettare quello che c'è scritto.